Friedensrepräsentationen
Prologo., Corniai Algarotti Racc.Dramm.744, 1

Linked WissKI-Individuals

Inhalt

User login

Objekt
Objektart
Libretto (Druck)
Titel/Incipit
Prologo.
Inventarnummer/Signatur
Corniai Algarotti Racc.Dramm.744, 1
Verwalter
Verwalter (Ort)
Herstellung
Hersteller
Hersteller
Herstellerrolle
Drucker
Verlag
Appresso Giacomo Batti in Frezzaria
Herstellungsort
Datierung
Datum
1660
Literatur
Kurztitel
Bearbeitung
Bearbeiter
Chiara Pelliccia
Bearbeitungsstatus
Fortgeschritten
Transkription:

Prologo

Reggia della Musica

 

La Pace. Apollo, La Musica. La Poesia. L’Allegrezza. Il Furore. Choro di Amorini.

 

Pace.

Hor che di sangue humano, ebro il Furore,

in grembo a dolce oblio sepolto giace,

porto sul vostro suol, Dive canore,

incatenato a’ piedi miei l’audace.

Sotto il Gallico ciel dal Regno Hispano

Passai fastosa, hor qui raccolte ho l’ali

E mentre porto a voi gl’ulivi in mano

Preparatemi al crin fregi immortali.

 

Musica. Poesia. Allegrezza. Apollo. a 4

Scendi, scendi

sospirata Dea bramata

Né da noi più il volo estendi.

 

Apollo.

Questa cetra, che soave

Rende al canto il suon concorde,

Le tue glorie in auree corde

Spiegherà

Pindo lauri al tuo crin germoglierà.

Poesia.

Lega pur la furibonda

Destra irata al dio dell’armi,

Che in tua lode eterni carmi

Formerò,

Novi fregi a tuoi merti aggiungerò.

Musica.

Quanti carmi al tuo bel nome

Tesserà la poesia,

Io con fiati d’armonia

Canterò,

Le tue glorie per l’Etra spargerò.

Allegrezza.

L’allegrezza al vostro merto

Acciò più gradisca al mondo,

Lieto brio, spirto giocondo

Spargerà

Il diletto ne’i cori infonderà.

 

Pace.

Dell’Italia placati

I tumulti maggiori,

E dai Gigli innestati

Col Reale Himeneo gli Hispani allori,

Su le Venete arene

A fecondar quel verde suol ferace

Mi vedrete vibrar lampi di pace.

Apollo.

Deh non partire, se prima

Non concedi un favore

A me, che un tempo errai

Su le rive d’Anfriso

D’Admeto Pastore.

Pace.

Chiedi

Apollo.

Fa, che in Thessaglia

Doi cori innamorati

D’Antigona, e d’Alceste

Godan col mezo tuo giorni beati:

Se Cupido a quell’alme

Aspra guerra prepara

Con tiranni pensieri

D’Alta superba gonfi,

A scorno di quel nume

In Amor la Pace hoggi trionfi.

Pace.

Resterai consolato;

Vo’, che in tanto rapito

L’Ebro mostro adormito

Sia nel Tempio di Giano trasportato.

Allegrezza.

E chi lo porterà?

Pace.

Questa schiera volante

D’Amorini bendati,

Che corteggio mi fa.

 

Musica. Poesia. Apollo. Pace. Allegrezza. a 5

Amori, che fate?

Venite, volate

Scendete si, si

Portate il Furore

Lontano da qui.

 

Musica.

Cara Pace

Non più guerra:

Dalla terra

Togli l’odio empio rapace,

Non più guerra

Cara Pace.

 

Fine del Prologo.