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La Fede e l'Amore in pace, Fondo Racc. Dramm. Corniani Algarotti - 3337

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Objekt
Objektart
Libretto (Druck)
Gattung
Festa pastorale
Titel/Incipit
La Fede e l'Amore in pace
Untertitel
Nel ritorno delle milizie cresciane dopo le campagne terminate in Levante contro il Turco.
Inventarnummer/Signatur
Fondo Racc. Dramm. Corniani Algarotti - 3337
Verwalter
Verwalter (Ort)
Herstellung
Hersteller
Herstellerrolle
Drucker
Verlag
In Brescia, M.DCCXIX. Per Gio: Maria Rizzardi
Herstellungsort
Datierung
Datum
1719
Literatur
Bearbeitung
Bearbeiter
Chiara Pelliccia
Bearbeitungsstatus
Freigabe
Dokumentation
Original geprüft
Kommentar:

La lettera al lettore fa riferimento ad una precedente accademia o festa pastorale tenuta nel 1716 dal titolo La Fede, e l'Amore in armi della quale non ho trovato altra notizia o fonti.

Le due Accademia devono essere collegate anche con una prima intitolata la lega degli affetti (vedi) tenuta nel 1716 sempre a Brescia nello stesso Collegio dei Nobili ad opera di convittori e altri accademici bresciani.

La fede e l'Amore in pace, si compone di 10 egloghe, ma il libretto ricorda che "Prima d'ogni altra recita, ed esercizio Cavalleresco [fu] premesso un ben inteso concerto di musicali stromenti" seguito da una breve prefazione da parte del sig. Francesco Gambara, dell'Accademia dei Formati, nella quale fu spiegato tutto il disegno dell'Accademia.

Non ho potuto finora rinvenire le partiture dei balli, dei cori e degli interventi strumentali.

Per gli interpreti rimando al libretto, mentre poco posso aggiungere sugli strumentisti e cantanti che vi furono impiegati. Probabilmente le sezioni corali, come i balli, furono eseguite dagli stessi convittori.

 

Transkription:

La Fede e l'Amore in pace nel ritorno delle milizie bresciane dopo le campagne terminate in Levante contro il Turco.

Feste pastorali intrecciate con esercizj d'arti Cavalleresche e dedicate a SS. EE. Il Signor Gio: Battista Grimanno podestà, e il signor Agostino Nani Capitanio Grande di Brescia

da' Signori Convittori del Collegio de Nob. di S. Antonio Viennese diretto da' PP. della Compagnia di Gesù.

In Brescia, MDCCXIX. Per Gio: Maria Rizzardi, con lic. de' Sup.

 

Ill.mi, &t Ecc.mi Signori Sign. e P.roni Col.mi

Que' Pastori, cui pose in armi contro il comune Nemico e La Fede, e l'Amore verso la Serenissima costra, e loro Repubblica, Eccellentissimi Senatori; e che sotto i di lei stendardi passarono gli anni scorsi a militare in Levante, tornano in questi giorni, mercé la pace conchiusa alle native loro capanne. Come in partendo presero qui congedo dai vostri antecessori gloriosi; così restituendosi alle lor Terre si presentano a Voi ossequiosi; e rimetton le spade in quelle mani sovrane, da cui lor furono consegnate.

Prima però di deporle, ne fann'uso di pompa; ed impiegano l'arte delle battaglie in sollazzevoli giuochi. Ma per che fine? Queste poche neglette carte, che si cercano pregio da' vostri nomi immortali, fanno esse credere con illusione di poetiche fantasie, che a solo sfogo delle lor gioie in questo ripassamento allo stato tranquillo della primiera lor vita: Ma non è questo. Il vero, e l'unico, è di prestare omaggio di singolare, e distintissima riverenza al carattere Illustre del Vostro Sangue, all'Altezza del Vostro Grado, alla Grandezza del Vostro Merito: Tutti oggetti, e ben rari della loro venerazione. Riconoscete pertanto (ve ne preghiamo) questa devota loro intenzione: e degnatevi di gradire quel profondissimo loro ossequio, col quale a voi si consacrano, e si professano. Dell'EE. VV.

Umilissimi, Devotiss. Obbligatiss. Servitori I Convittori del Collegio de Nob. di Brescia

 

Cortese Lettore

Questo trattenimento pastorale ha relazione coll'altro, che venne sotto i vostri occhi l'anno 1716 col titolo: LA FEDE , E L'AMORE IN ARMI NELLA PROVINCIA DI BRESCIA PER LA SERENISSIMA REPUBBLICA DI VENEZIA, CONTRO IL TURCO. Siete pertanto pregato a leggere con tal riguardo queste poche neglette rime; e ad avvertire inoltre, che l'unico loro intento è d'introdurre con qualche acconcia maniera gli esercizi delle arti cavalleresche. da tal riguardo avran forse difesa ancora contro ciò che potrebbesi loro opporre; benché non voglion temer censura da un genio così discreto, e benevolo qual è il vostro.

 

Egloga Prima. RESTATI. LOGISTO decano del contado, ARGEO. PARTITI, e RITORNATI: ARMORO, e suo seguito. [...]

Segue una danza in cui si dispensano i fiori.

Egloga seconda. RESTATI: SARMANO, MIGLIETTO TIGRANE. RITORNATI: SILVIO, MONTANO, LINCEO [...]

Concerto di Flauti, meschiati a suoni di Mandolini, di violini, e Bassetti.

Egloga terza. RESTATI: CORBELLETTO, CORIMBO, e Coro d'altri Pastori. RITORNATI: ERMONE, DIRCEO, e CORO [...] Assalto di spada in due [...]

Concerto di Stromenti musicali

Egloga quarta. RESTATI: MIRRENO, E LOGISTO &c. RITORNATI: SALICCIO, CARDUCCIO &c. [...]

Ballo schiavo a suono di pifferi e trombe in concerto con altri stromenti musici [...]

Egloga quinta. RESTATI: ORSUCCIO, RIPARIO, CARICCIO, &c. RITORNATI: ERASTO, MELISENOP, LINCO &c. [...]

Giuoco di Bandiere a solo, e in concerto fra suoni d'obuè, Flauti, e tamburi, dopo che Cariccio soggiunge [...]

Giuoco a solo di Picca tra 'l seguito d'altre dodeci, accompagnato da varietà di suoni musici militari, dopo cui Linco soggiunge [...]

Esercizio Militare di Picche con marchie, e contramarchie a tempo di suono [...]

Egloga sesta. SARANO, MONTANO, PRUNORO, CARDENO, ed altri Pastori del contado che vengono a trovare i RITORNATI: EGERIO, ERASTO, SALICCIO, EGISTO, che van loro incontro. RESTATI: ARMILLO, E CORI RESPETTIVI. [...]

Siegue subito una lieta danza composta da Restati, da Ritornati, e da venuti a rivederli, framischiandosi or da questi, or da quelli ed essa a vicenda il canto seguente, con sensi corrispondanti alla Canzone cantata in ballo quando partirono per l'armata.

Coro I.  Di qua dal mar la rondinella vola

al primo tetto e vi rimette il piede:

la rivede il Pastore, e sen consola.

Coro II. Di qua dal mar la rondinella ride

al primo tetto, e dentro lui s'annida

contento in riveder chi la rivede.

 

Coro I.De più sereni dì le gioie guida

La rondinella che ritorna, e pare

che poggio, e prato al suo ritorno rida.

Coro II. La rondinella che ripassa il mare

quelle gioie risente in sé, che presta;

dolci così, che non le sa spiegare

 

Coro I. D'ogni natura al suo ritorno desta

Gli amor tutti; e se li vede intorno

a sollazzar la rondinella in festa.

Coro II. Al destarsi gli altrui nel suo ritorno,

risveglia i suoi la rondinella anch'ella,

e canta: a chi qui m'ama amante torno.

[...]

Egloga settima. RESTATI: RIPARIO, MERACCIO, CORBELLETTO, ARDENO &c. RITORNATI: EGISTO, SILVANO, ERASTO, ELPINO, CORILLO &c.

Si preparano questi ad accogliere le pastorelle del contado, che vengono alla Festa, e mentre impaurite da giuochevoli assalti danno volta, s'argomentan essi di correggere i vani lor spaventi con danze, e suoni. [...]

Si fa ballo vario, e capriccioso, in cui dall'uno all'altro passano i bottaciuoli frameschiandosi all'azione servita da tutto il decoro, la recita dsopradetta.

Egloga ottava. RESTATI: MONTANELLO, OPICCIO, SERANO, ORSUCCIO &c. RITORNATI: ERMONE, ELPINO, CARDENO, PIOPPINO &c. che riferiscono d'esser stati in ARCADIA [...]  e cantano una canzone udita colà in lode di S.S. E.E. il Signor Gio: Battista Grimani podestàe sig. Agostino Nani capitano grande di Brescia, il primo inteso sotto il nome di CARISTO, il secondo sotto nome di MELLICIO. [...]

Mentre comincia a suonare, s'ode improvvisamente a cantare un Rossignuolo. [...]

Sonata di Flauto a solo accompagnata da stromenti pizzicati [...]

Egloga nona. RESTATI: LOGISTO, CARICCIO, ALFENE, ARMANO &c. RITORNATI: ARMELLUCCIO, CORIMBO &c. [...]

Egloga dedima. RESTATI: LOGISTO, ARMANNO, &c. RITORNATI: ERMONE, SALICCIO, GARDENO, E CORI.

Che determina di sospender in voto nel tempio l'armi, congedando i pensieri, e gli amori della guerra, richiamando quelli della Vita Pastorale. [...]

Si soggiunge un festoso armeggio di spade, a cui s'intreccia dagli altri Pastori il salto a fiocchi pendenti dalle medesime spade, ridotti di quando in quando alla punta dal pomo; a cui servono d'ornamento. Dopo la quale azione si congedano i pensieri, e gli amore dell'armi dal coro dei Pastori Ritornati.

Coro I. Vanne adesso, o di guerra amore intruso

vanne o pensiero; e ne già schivi cori

resti ogni varco al tuo ritorno chiuso.

e tornate frattanto, o vio migliori

torna o primo di Pace aureo pensiero;

tornate o primi voi sì cari amori.

Coro II. Vi chiama l'aura, che qui sì dolce spira;

né mai s'adira; e colle fresche piume

Or basso al fiume vola, or va sublime

su verdi cime; e fa garrir le fronde

(tra cui s'asconde) al fiato lusinghiero.

Torna o pensiero.

Coro I. Vi chiama il rio, che tra fiorite rive

Con sempre vive acque sonore andando

va lusingando i placidetti sonni;

Che si fan donni de pensier molesti

all'alma infesti; e ne li caccian fuori.

Tornate amori.

Coro II. Ove in maggio si annida or questo, or quello

festoso augello, dall'amata pianta,

o cara (canta) solitaria orchestra,

che mi sequestra i torbidi tumulti,

che tra i virgulti non s'aprir sentiero!

Torna o pensiero.

Coro I. Qui silenzio è di Pace, e non rimbomba

Timballo, Tromba, né tamburo, ch'alza

Nel cuore, e incalza i timorosi affetti.

Contro Cervetti, e sole Dame intorno

Allarma il Corno placidi terrori

Tornate amori.

Coro II. In questo campo di felice terra

Non arde guerra, che di suoni, e canti

tra i lieti Amanti, ed innocente gara,

d'un o più para, che a lottar si danno.

O 'n corsa fanno a chi va più leggero.

torna o pensiero.

Coro I. Lepri con lepri ne' cespugli ascoste;

su per le coste delle balze alpestre

capre silvestre; e per gli erbosi piani

Scherzano i cani co' petulci agnelli;

E i cornutelli colle Madri, e i Tori.

Tormate amori.

 

Con questi pensieri, ed amori di vita pastorale a sè ricchiamati marcia dal Campo ordinatamente, portanto al Tempio l'Armi, con che pongono fine al trattenimento.

 

IL FINE