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Li pastori di Bettelemme annunziati dall'angelo., VOL. MISC. 1923 13

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Libretto (Druck)
Titel/Incipit
Li pastori di Bettelemme annunziati dall'angelo.
Untertitel
Concerto musicale da cantarsi nel Palazzo Apostolico la notte del Santissimo Natale.
Inventarnummer/Signatur
VOL. MISC. 1923 13
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Weiteres Exemplar
Inventarnummer dupl.
34. 4.F.22.15
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Verwalter (Ort) dupl.
Herstellung
Verlag
Nella stamperia della Reverenda Camera Apostolica
Herstellungsort
Datierung
Datum
1688
Literatur
Bearbeitung
Bearbeiter
Chiara Pelliccia
Bearbeitungsstatus
Begonnen
Transkription:

I pastori di Bettelemme annunziati dall'angelo. Concerto musicale da cantarsi nel Palazzo Apostolico la Notte del Santissimo Natale.

Poesia di Giuseppe De Totis, Musica del prior Giuseppe Pacieri, virtuoso dell'Eminentissimo Signor Cardinal Cybo.In Roma. M.DC.LXXXVIII. Nella stanperia della Reverenda Camera Apostolica.

 

 

Testo Era la notte e ‘l procelloso Arturo

Premea con piè di gelo

Cinto d’ammanto oscuro,

La sommità dell’erte vie del Cielo;

quando intese a la cura

Di mansueti armenti,

de l’umil Bettelem presso a le mura,

Vigilanti Pastori

Poveri, ma contenti

Per temprar d’Aquilon gl’aspri rigori,

D’intorno a lieto foco,

Rammentavan fra loro in questi accenti,

che, se il più non si brama, è molto il poco.

 

Coro di Pastori Contenta povertà, quanto sei cara

A chi nasce in aurea cuna

La Fortuna

Prodiga è d’oro, & è di Pace avara.

Contenta povertà, &c.

[...]

Angelo Gloria a Dio, Pace a la Terra:

Ceda l’ira a la pietade

Or che il dio de le vendette

                        Le saette

Cangia in nembi di rugiade

E le sfere a l’huom disserra

Gloria a Dio, Pace alla Terra.

 

Oggi per vostra sorte

Fortunati mortali

Cinta di Spoglie Frali

Nasce la vita a soggiogar la morte.

Non di nume tonante

Mesaaggero funesto a voi m'involo

Vengo nunzio festante

D'Amor ch'avvolse in rozze fasce un Dio,

Di quell'amor il cui fervente zelo

Trasse a tremar l'eterno sol di gelo

 

1. D'amor la possanza

A scorger correte:

Un Nume vedrete

Che d'Huomo ha sembianza.

2. Mortale, e formato

vedrete il Divino

L'immenso Bambino

L'Eterno ch'è nato.

[…]

Ne’ campi di Giudea,

Nel gran Natal per cui rinacque il mondo,

Stuol di lieti pastor così dicea.

Or mentre, in festeggiar l’alta memoria

Di sì beati eventi,

Felici Avvenimenti

Uso gentil di presagir si Gloria

Al Gran Pastor de l’Alme,

Ed a questa d’eroi Sacra Corona

Presagisca Elicona

Con augurio Febeo contenti e palme.

Soprano Età lunga, età felice

Viva e regni il Gran Pastore

Chi de’ Sogli è la Fenice

Sia Fenice immortal, che mai non more

Tenore Vita eguale a i numi ottegna

Chi ne l’opre in terra è un nume

La virtù per cui si regna

Quando in altri è prodigio, in lui è costume

 

Madrigale a 5

Regni INNOCENZO e mentre in lieti accenti

Di pastori innocenti

L’annunzio celebriam fausto, e giocondo,

Ogni empia setta oppressa

L’humanità sia gregge, ovile il mondo

Al Gran Pastor ch’è l’Innocenza istessa.

 

Il Fine