La fede Consolata. Componimento per musica da cantarsi al notte del Santissimo Natale nel Palazzo Apostolico.
Parole dell’abate Pompeo Figari, musica di Flavio Lanciani virtuoso dell’eminentissimo Signor Cardinale Ottoboni vicecancelliere &c.
In Roma, nella stamperia della reverenda camera apostolica, 1689. Con licenza de superiori.
Interlocutori: l’Idolatria, la Fede, Primo Pastore, Secondo Pastore. Un angelo.
Idolatria: Al mio piè corone, e troni
Deponete il fasto altero,
e risoni
de miei pregi un mondo intero
Anco i bruti a cenni miei
Su le sfere io corono, e cangio in Dei.
E pur sempre ostinata
La vil Giudea le forze mie non teme.
Ella sol con la speme
Del suo Messia le mie deità non cura,
E nel vano desìo se stessa indura.
Ma che? Dopo tant’anni
Vincerla io spero
Fede: Idolatria t’inganni.
Idolatria: Che sento? E v’ha chi al mio poter non cede?
Fede: Io nulla il curo
Idolatria: E tu chi sei?
Fede: La Fede.
[…] Idolatria: E con qual armi a la Vittoria aspiri?
Fede: Già concepì vergine donna un dio
E al partorir de l’aspettata prole
Mi scherzeranno intorno
Le delizie più care
Godrò fiorito il suolo
Godrò sereno il Ciel, tranquillo il Mare.
Idolatria: e allor che speri?
Fede: Allor vedrà la Fede
La vinta Idolatria baciarle il piede.
[…pastori, scena di beata pace nella serena vita pastorale, entra Idolatria che tenta i pastori a non credere più alla speranza del messia. Interviene la Fede: Non credetele ella v’inganna… […] alla fine convince i pastori. Appare l’angelo: felice annuncio]
[…] Angelo: Scorgerà la Fede omai
trionfante il suo candor
Idolatria: Non vedrà la fe' giamai
Trionfante il suo candor.
[…]
Angelo: Sì, si, del vero Nume al gran Natale
Renditi, idolatria; dal ciel pur suole
Sparire ogn’ombra all’appari del sole.
[…]Fede: Velo di nube impura
Cela per poco il Sol, ma non l’oscura.
Angelo: Or voi lieti, o pastori
Al presepe accorrete, e in liete guise
Applaudete al Messia, ch’al fin v’arrise.
Fede, Pastore1 e Pastore2: è più dolce quel bene,
Angelo: Che gran tempo aspettato al fin pur viene.
Così quanto più tardi avrallo in dono
E’l mirerà con più canuta chioma,
Di un Pietro un dì sul trono
Sarà più caro un Alessandro a Roma.
Fede, Pastore1 e Pastore2: Eterne al Tonante
Risuonin le lodi
Tra spoglie terrene
Del Cielo ogni bene,
O Terra tu godi
Eterne &c.
IL FINE