Friedensrepräsentationen
La fede Consolata., VOL. MISC. 1923 14

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Objekt
Objektart
Libretto (Druck)
Gattung
Cantata
Titel/Incipit
La fede Consolata.
Untertitel
Componimento per musica da cantarsi al notte del Santissimo Natale nel Palazzo Apostolico. Parole dell’abate Pompeo Figari, musica di Flavio Lanciani virtuoso dell’eminentissimo Signor Cardinale Ottoboni vicecancelliere &c.
Inventarnummer/Signatur
VOL. MISC. 1923 14
Verwalter
Verwalter (Name)
Verwalter (Ort)
Herstellung
Herstellungsort
Datierung
Datum
1689
Inschriften/Stempel
Signatur Beschreibung
Signatur (Typ)
Verlagsadresse
Signatur (Inhalt)
Nella stamperia della Reverenda Camera Apostolica
Literatur
Bearbeitung
Bearbeiter
Chiara Pelliccia
Bearbeitungsstatus
Begonnen
Transkription:

La fede Consolata. Componimento per musica da cantarsi al notte del Santissimo Natale nel Palazzo Apostolico.

Parole dell’abate Pompeo Figari, musica di Flavio Lanciani virtuoso dell’eminentissimo Signor  Cardinale Ottoboni vicecancelliere &c.

In Roma, nella stamperia della reverenda camera apostolica, 1689. Con licenza de superiori.

 

Interlocutori: l’Idolatria, la Fede, Primo Pastore, Secondo Pastore. Un angelo.

 

Idolatria: Al mio piè corone, e troni

Deponete il fasto altero,

e risoni

de miei pregi un mondo intero

Anco i bruti a cenni miei

Su le sfere io corono, e cangio in Dei.

E pur sempre ostinata

La vil Giudea le forze mie non teme.

Ella sol con la speme

Del suo Messia le mie deità non cura,

E nel vano desìo se stessa indura.

Ma che? Dopo tant’anni

Vincerla io spero

Fede: Idolatria t’inganni.

Idolatria: Che sento? E v’ha chi al mio poter non cede?

Fede: Io nulla il curo

Idolatria: E tu chi sei?

Fede: La Fede.

[…] Idolatria: E con qual armi a la Vittoria aspiri?

Fede: Già concepì vergine donna un dio

E al partorir de l’aspettata prole

Mi scherzeranno intorno

Le delizie più care

Godrò fiorito il suolo

Godrò sereno il Ciel, tranquillo il Mare.

Idolatria: e allor che speri?

Fede: Allor vedrà la Fede

La vinta Idolatria baciarle il piede.

[…pastori, scena di beata pace nella serena vita pastorale, entra Idolatria che tenta i pastori a non credere più alla speranza del messia. Interviene la Fede: Non credetele ella v’inganna… […] alla fine convince i pastori. Appare l’angelo: felice annuncio]

[…] Angelo: Scorgerà la Fede omai

trionfante il suo candor

Idolatria: Non vedrà la fe' giamai

Trionfante il suo candor.

[…]

Angelo: Sì, si, del vero Nume al gran Natale

Renditi, idolatria; dal ciel pur suole

Sparire ogn’ombra all’appari del sole.

[…]Fede: Velo di nube impura

Cela per poco il Sol, ma non l’oscura.

Angelo: Or voi lieti, o pastori

Al presepe accorrete, e in liete guise

Applaudete al Messia, ch’al fin v’arrise.

Fede, Pastore1 e Pastore2: è più dolce quel bene,

Angelo: Che gran tempo aspettato al fin pur viene.

Così quanto più tardi avrallo in dono

E’l mirerà con più canuta chioma,

Di un Pietro un dì sul trono

Sarà più caro un Alessandro a Roma.

Fede, Pastore1 e Pastore2: Eterne al Tonante

Risuonin le lodi

Tra spoglie terrene

Del Cielo ogni bene,

O Terra tu godi

Eterne &c.

 

IL FINE