Friedensrepräsentationen
La pace degli elementi in ossequio al Natale del Redentore, VOL. MISC. 1210 10

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Titel/Incipit
La pace degli elementi in ossequio al Natale del Redentore
Untertitel
Componimento per musica a cinque voci, con istrumenti da cantarsi per la Notte del Santissimo Natale nel Palazzo Apostolico.
Inventarnummer/Signatur
VOL. MISC. 1210 10
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Verfasser
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Komponist
Verlag
Nella stamperia della Reverenda Camera Apostolica
Herstellungsort
Datierung
Datum
1684
Literatur
Bearbeitung
Bearbeiter
Chiara Pelliccia
Bearbeitungsstatus
Fortgeschritten
Transkription:

La pace degli elementi in ossequio al Natale del Redentore.

Natura, Terra, Acqua, Aria, e Foco. Componimento per musica a cinque voci, con istrumenti da cantarsi per la Notte del Santissimo Natale nel Palazzo Apostolico.

Parole di Pietro Giubilei, musica di Giuseppe Pacieri virtuoso dell’Eminentissimo signor Cardinal Cybo.

In Roma, nella Stamperia dell reverenda Camera Apostolica. 1684. Con licenza de’ superiori.

 

 

Interlocutori

Natura – Primo soprano

Aria – Secondo soprano

Acqua – Contralto

Terra – Tenore

Foco – Basso

Choro.

 

Natura: Lasciate i vostri Giri

Elementi guerrieri

Di Natura agl’imperi

Pronti venite: Ed hor che fra i deliri

D’ire armate Nascendo,

Arbitro di Concordie un Dio si rese,

Le provide contese

Del vostr’odio ferace

Su la Cuna di lui dormano in Pace.

1)      Deh cangiate i vostri sdegni

In desio d’otij amorosi;

E ‘l furor placato insegni

Dolce calma a i suoi riposi.

2)      L’Armonia di Gare estinte

Ne suoi lumi il sonno alletti;

Dorma, ei si, ma larve finte

Sian del sonno i vostri affetti.

[…] a 2 Terra- Acqua […] Ci sringa con sue Fasce

In pacifico nodo, Amor che nasce.

Terra: 1) signor, se pace hor vuoi

Di triboli, e di spine

Il sen disarmerò.

E al sol degl’occhi tuoi

Boschi di Palme al crine

Lietàfecondarò.

2.)  […]

Acqua : Ma di spirti concordi

Qual sento anch’io tranquillità gradita

Che da moti discordi a risposar m’invita?

Ah che ben io m’avveggio,

che s’ogn’odio svanisce in un istante,

opra è, Signor, del tuo Divin sembiante.

1)      Le tempeste moleste del seno

Qual baleno se n’ vanno in Esiglio,

se qual Arco apre iol varco alla Pace

Il vivace splendor del tuo Ciglio.

2)      Le procelle rubelle dell’alma

Dolce calma goder io ravviso,

s’il tuo labor ch’è fabbro d’amore

lo splendore sfavilla d’un riso.

Aria. Si sereni il mio regno.

Non più tuoni assordite.

Non più lampi atterrite.

Fulmini disarmate il vostro sdegno.

S’hor di pietade il Sole

Spunta dall’Oriente

In occaso d’Amor l’iresian spente.

E già che al tuo desio, Signore, aggrada,

che soave rugiada

(bella Immagine tua) m’annafij il grembo,

e che Zefiro amico in me s’aggiri,

sia rugiada il tuo pianto, Aura i sospiri.

1)      Quelle lagrime innocenti,

son torrenti di pietà;

che scorrendo in placid’onda

fan gioconda

l’ira ogn’hor di crudeltà.

Quelle lagrime &c.

2)      Quei sospiri pargoletti

Cari effetti son d’amor;

ch’esalando in aure amene

l’aspre pene

van temprando del rigor.

Quei sospiri &c.

Foco: Frenate, o spirti miei, gl’impeti ardenti

A’ gl’odij bellicosi

Dall’accesa mia sfera

Lungi voglia guerriera.

Io di Pace gl’inviti amo i riposi.

A’ gli Aliti innocenti

Del Bambino celeste

Spegno l’ire funeste al mio furore

E se arderò, sol arderò d’Amore.

1)      S’io di Marte alla face m’accendo

È fierezza di crudo destin

Se di Pace agl’inviti mi rendo

È Trionfo d’un nume Bambin.

2)      È rigore di stelle crudeli

S’io m’infiammo di acceso velen.

È clemenza di placidi Cieli,

se tutt’arde d’amore il mio sen.

Natura: Già che meco applaudite,

Fortunati elementi

In concordi voleri a un dio di pace;

contrasegno verace

di vostre voglie ardenti

alla sua Cuna ossequiosi offrite:

[…]

Natura: dunque la pace resti,

Vostra mercé, d’eterni lauri or cinta.

Se nasce Amor sia la Discordia estinta.

Terra: Ah, ch’io mento il Sembiante

Ho la pace su ‘l labro

E ‘l Cor di Guerra è amante,

se conto il mio signore

d’ingratissimi oltraggi armo il mio cuore.

[…]

Natura […]: ma qual strepito d’armi

All’orecchio rimbomba?

Ma qual voce? Qual tromba

Con bellicosi Carmi

Fin dall’ultimo Eoo chiamando il Trace

Rompe il sonno al mio nume, a voi la Pace?

Acqua: è un empio che sgrida

con perfidi orgogli

più Sogli.

Aria: è un mostro che sfida

A barbara Guerra

La Terra.

 Terra e Acqua a 2: Contro l’empio

Aria Foco a 2: Contro il Mostro

 A 4 : s’armi dunque di sdegno il petto nostro.

Terra: con moti tremendi

Acqua: con fiere procelle

Aria: con fulmini horrendi

Foco: con fiamme rubelle

A 4 : mi sveglio alla vendetta, e d’ira avampo.

E al mio furor sia l’Oriente il Campo.

Foco: su su dunque concordi

Con la scorta fedele

Del zelo pio del regnator del Tebro,

Portiam pace su l’Istro, e Guerra all’Hebro.

Choro

FINE