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Il mondo riparato, VOL. MISC. 1210 1

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Objekt
Objektart
Libretto
Titel/Incipit
Il mondo riparato
Untertitel
Concerto musicale a 5 voci da cantarsi nel Palazzo Apostolico la notte del santissimo Natale
Inventarnummer/Signatur
VOL. MISC. 1210 1
Verwalter
Verwalter (Name)
Verwalter (Ort)
Herstellung
Verlag
Stamperia della reverenda camera apostolica
Herstellungsort
Datierung
Datum
1693
Literatur
Bearbeitung
Bearbeiter
Chiara Pelliccia
Bearbeitungsstatus
Fortgeschritten
Transkription:

Il mondo riparato, concerto musicale a 5 voci da cantarsi nel Palazzo Apostolico la notte del Santissimo Natale.Poesia di Leonardo Mariano Sorba, musica di Giuseppe Ottavio Pitoni maestro di cappella di S. Lorenzo in Damaso. Roma. Nella Stamperia della Reverenda Camera Apostolica, M.DC.XCIII. Con licenza de’ superiori.

 

Interlocutori: Sole, Europa, Asia, America, Africa.

 

Testo: Dai replicati assalti

Dei propri falli suoi scosso, e già desto

Dal letargo profondo

In cui giacea, così proruppe il Mondo.

Europa: Pietà! America: Soccorso! Asia: Aita!

Africa: Io già cado, ahi sventura!

America: Chi un appoggio m’addita?

Europa: Chi mi sostien?

Asia e Africa: Chi stabil m’assicura

Sul suolo il piè tremante?

A 4: S’invochi il ciel, or che non basta Atlante.

Europa: si si, s’invochi il ciel dal ciel s’attenda

L’ingegnoso architetto,

che con braccio fecondo,

A sì grand’opra eletto,

Pria di cader può riparare il Mondo.

Vieni sì, corri repente,

volaomai, ripara i danni,

E del mondo già cadente

Il desio t’appresti i vanni.

Vieni &c.

Asia: Vieni si si…..

Ma, oh dio, qual nuova luce

Girasi a me d’intorno?

Qual’ improviso giorno

Pria, che l’Alba precorra,

Festoso il Ciel disserra?

Il sole: Pace, pace su su, pace alla Terra.

Si, pace è già nato

Del mondo il sostegno

Già d’uomo è vestito

Quel Nume, che Fabro,

fe’ tutto dal nulla,

fe’ il mondo col labro

ch’or tenero in culla

che in fasce legato,

con arte, ed ingegno,

il Regno a Cocito

Distrugge, ed atterra.

Pace, pace su su, Pace alla Terra.

[…]

America: Chi con accesa face

Ver noi se'n corre Messaggier di Pace?

Europa: Chi con fertili rai

Di lieta speme, inaridita prole,

Or feconda la terra?

Il Sole: Il sole, il Sole

Se del sole l’Aurora il ritorno

Vaga esprime con ostro novello

Spunta il sole foriero del giorno

Or al nascer d’un sole più bello.

[…]

Il sole: Udite: Ei glorioso al ciel ritorna

Compita opra sì degna,

E un Piero, a cui, pria di partir dal mondo,

L’arte perfetta insegna,

Sarà il Fabro fecondo.

Mà, oh quanto poi felici

Saranno i giorno all’hor quando fia eletto

Per supremo Architetto,

Ad eternare il Soglio

Del Vaticano Impero,

Un’INNOCENZO in successor di Piero.

[…] E far strada del ciel il suol Romano,

Sarà tutto lavor della sua mano,

E il furor d’empia potenza

Giamai scoterlo potrà,

Che promette eternità,

Se Ingegnera è l’INNOCENZA.

Europa. Come, deh come, oh Dio,

Può ad un tanto diletto

Or resistere il petto?

Pene, affanni tiranni non più;

Via cessate,

Via lasciate

Di turbarmi dell’alma il seren,

Si fuggite, svanite, su, su

E a torrenti

Li contenti

Già di pace m’inondano il sen.

Pene &c.

Asia: Che RIPARATO è IL MONDO

Palesi or grata al Ciel Tromba festiva

Tutti: Ed INNOCENZO VIVA,

Se con valor fecondo

Sì stabili lavori a noi disserra

IDDIO dal ciel, ed INNOCENZO in Terra.

 

IL FINE.