Il mondo riparato, concerto musicale a 5 voci da cantarsi nel Palazzo Apostolico la notte del Santissimo Natale.Poesia di Leonardo Mariano Sorba, musica di Giuseppe Ottavio Pitoni maestro di cappella di S. Lorenzo in Damaso. Roma. Nella Stamperia della Reverenda Camera Apostolica, M.DC.XCIII. Con licenza de’ superiori.
Interlocutori: Sole, Europa, Asia, America, Africa.
Testo: Dai replicati assalti
Dei propri falli suoi scosso, e già desto
Dal letargo profondo
In cui giacea, così proruppe il Mondo.
Europa: Pietà! America: Soccorso! Asia: Aita!
Africa: Io già cado, ahi sventura!
America: Chi un appoggio m’addita?
Europa: Chi mi sostien?
Asia e Africa: Chi stabil m’assicura
Sul suolo il piè tremante?
A 4: S’invochi il ciel, or che non basta Atlante.
Europa: si si, s’invochi il ciel dal ciel s’attenda
L’ingegnoso architetto,
che con braccio fecondo,
A sì grand’opra eletto,
Pria di cader può riparare il Mondo.
Vieni sì, corri repente,
volaomai, ripara i danni,
E del mondo già cadente
Il desio t’appresti i vanni.
Vieni &c.
Asia: Vieni si si…..
Ma, oh dio, qual nuova luce
Girasi a me d’intorno?
Qual’ improviso giorno
Pria, che l’Alba precorra,
Festoso il Ciel disserra?
Il sole: Pace, pace su su, pace alla Terra.
Si, pace è già nato
Del mondo il sostegno
Già d’uomo è vestito
Quel Nume, che Fabro,
fe’ tutto dal nulla,
fe’ il mondo col labro
ch’or tenero in culla
che in fasce legato,
con arte, ed ingegno,
il Regno a Cocito
Distrugge, ed atterra.
Pace, pace su su, Pace alla Terra.
[…]
America: Chi con accesa face
Ver noi se'n corre Messaggier di Pace?
Europa: Chi con fertili rai
Di lieta speme, inaridita prole,
Or feconda la terra?
Il Sole: Il sole, il Sole
Se del sole l’Aurora il ritorno
Vaga esprime con ostro novello
Spunta il sole foriero del giorno
Or al nascer d’un sole più bello.
[…]
Il sole: Udite: Ei glorioso al ciel ritorna
Compita opra sì degna,
E un Piero, a cui, pria di partir dal mondo,
L’arte perfetta insegna,
Sarà il Fabro fecondo.
Mà, oh quanto poi felici
Saranno i giorno all’hor quando fia eletto
Per supremo Architetto,
Ad eternare il Soglio
Del Vaticano Impero,
Un’INNOCENZO in successor di Piero.
[…] E far strada del ciel il suol Romano,
Sarà tutto lavor della sua mano,
E il furor d’empia potenza
Giamai scoterlo potrà,
Che promette eternità,
Se Ingegnera è l’INNOCENZA.
Europa. Come, deh come, oh Dio,
Può ad un tanto diletto
Or resistere il petto?
Pene, affanni tiranni non più;
Via cessate,
Via lasciate
Di turbarmi dell’alma il seren,
Si fuggite, svanite, su, su
E a torrenti
Li contenti
Già di pace m’inondano il sen.
Pene &c.
Asia: Che RIPARATO è IL MONDO
Palesi or grata al Ciel Tromba festiva
Tutti: Ed INNOCENZO VIVA,
Se con valor fecondo
Sì stabili lavori a noi disserra
IDDIO dal ciel, ed INNOCENZO in Terra.
IL FINE.