L’iride di pace è un oratorio per musica. Il libretto presente è relativo alla rappresentazione avvenuta a Bologna nel 1697. L'argomento fa riferimento alla vicenda del beato Nicolò Albergati, personaggio storico reale di famiglia bolognese, e alle sue missioni come legato a latere in Francia, nel tentativo di porre termine alla Guerra dei Cento Anni.
In particolare, Albergati fu da mediatore al congresso d'Arras, ove intervennero il duca di Borgogna, il cardinale Beaufort vescovo di Wincester, i legati del re di Francia (agosto 1435). Dopo lunghe trattative Albergati riuscì, con la sua abilità di negoziatore e di giurista, a ottenere la riconciliazione tra Carlo VII di Francia e il duca di Borgogna Filippo III il Buono, ponendo fine alla guerra civile tra Armagnacchi e Borgognoni che insanguinava la Francia.
La figura del beato e il racconto della sua azione di mediatore e di testimone di fede sono utilizzati per alludere al pontefice Innocenzo XII e alle correnti trattative di pace in corso in Europa. Infatti una chiave di lettura dell’oratorio è contenuta nella sua natura di narrazione allusiva («icastica composizione»): raccontando avvenimenti relativi al XV secolo, alla pace di Arras (1435) e ai suoi protagonisti si può alludere alle trattative in corso per la pace di Rijswijk e ai protagonisti reali, ponendo l’accento in particolare sulle politiche pontificie e sulla figura del pontefice come pacificatore. Nel testo il papa è citato per allusione attraverso la dicitura «Campion Zelante», che fa riferimento alla sua adesione alle corrente degli zelanti, una delle fazioni politiche principali nel Collegio cardinalizio. L’oratorio rappresenta così uno strumento culturale per la diffusione dell’immagine politica che il papato vuole, di sé, trasmettere all’esterno. Oltre a contenere una narrazione diretta di un processo diplomatico (quello del congresso di Arras del 1435), assume anche una forte valenza politico-diplomatica rispetto alla contemporaneità delle vicende europee alla fine del XVII secolo.
CP
Das vorliegende Libretto des Oratoriums „L´iride di pace“ wurde für eine Aufführung in Bologna im Jahr 1697 gedruckt. Das Thema geht auf Begebenheiten zurück, die den seligen Nicolò Albergati (1375–1443) betreffen. Diese historische Persönlichkeit bürgerlicher Abstammung wurde als Gesandter nach Frankreich geschickt, um eine Beendigung des Hundertjährigen Kriegs zu erreichen.
Albergati trat insbesondere als Vermittler beim Friedenskongress von Arras (1435) in Erscheinung, an dem der Herzog von Burgund, Kardinal Beaufort, Bischof von Wincester, und die Gesandten des französischen Königs teilnahmen. Nach langen Verhandlungen gelang es Albergati dank seines Verhandlungsgeschicks und seiner juristischen Fähigkeiten, die Aussöhnung zwischen dem französischen König Karl VII. und dem Herzog von Burgund, Philipp III., herbeizuführen sowie den Frankreich verwüstenden Bürgerkrieg zwischen den Armagnacs und den Bourguignons zu beenden.
Die Figur des Seligen und der Bericht von seinem Auftreten als Vermittler und Glaubenszeuge dienen als Anspielung auf Papst Innozenz XII. und die laufenden Friedensverhandlungen in Europa. Tatsächlich ist es aufschlussreich, das Oratorium als Erzählung zu verstehen, die auf Anspielungen zurückgreift (eine „icastica composizione“, anschauliche Komposition): Durch die Schilderung von Ereignissen aus dem 15. Jahrhundert, die den Frieden von Arras und seine Protagonisten betreffen, kann auf die laufenden Friedensverhandlungen von Rijswijk und die königlichen Akteure verwiesen und insbesondere die Politik des Papsttums und die Figur des Papstes als Friedensstifter betont werden. Auf den Papst wird im Text mit der Bezeichnung „Campion Zelante“ angespielt, ein Hinweis darauf, dass Innozenz XII. zu den Zelanten gehörte, einer der vorherrschenden politischen Strömungen im Kardinalskollegium. Das Oratorium wird auf diese Weise zu einem kulturellen Instrument und dient dazu, das politische Bild zu verbreiten, das der Papst von sich nach außen vermitteln will. Es enthält nicht nur den Bericht über einen diplomatischen Prozess (den Friedenskongress von Arras im Jahr 1435), sondern hat auch eine starke politisch-diplomatische Bedeutung in Bezug auf die zeitgenössischen Ereignisse im Europa des ausgehenden 17. Jahrhunderts.
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