Friedensrepräsentationen
Egeria. Festa teatrale da rappresentarsi in musica, ROLANDI ROL.0382.07

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Objekt
Objektart
Libretto
Titel/Incipit
Egeria. Festa teatrale da rappresentarsi in musica
Untertitel
Nell'Imperial Regia Corte, per l'Incoronazione della Sacra Reale Maestà di Giuseppe II Re de' Romani sempre Augusto
Inventarnummer/Signatur
ROLANDI ROL.0382.07
Verwalter
Verwalter (Ort)
Weiteres Exemplar
Inventarnummer dupl.
MISC. VAL.697.16
Verwalter dupl.
Verwalter (Ort) dupl.
Herstellung
Hersteller
Herstellerrolle
Drucker
Verlag
In Roma. Presso gli Eredi Barbiellini a Pasquino
Herstellungsort
Datierung
Datum
1764
Literatur
Literatur
Literatur
Kurztitel
Seitenzahl
S. 371–382
Literatur
Kurztitel
Seitenzahl
S. 132–135
Literatur
Kurztitel
Seitenzahl
S. 3–30
Bearbeitung
Bearbeiter
Chiara Pelliccia
Bearbeitungsstatus
Fortgeschritten
Kommentar:

Egeria. Festa teatrale

La festa teatrale Egeria fu rappresentata in musica a Vienna nel 1764, per festeggiare l'incoronazione dell'imperatore Giuseppe II. Dopo la rappresentazione viennese, il testo e la partitura circolarono in Europa, e in particolare in Italia. Libretti come quello che presentiamo, stampato in Firenze nello stesso 1764, testimoniano la volontà di omaggio e l'esecuzione della composizione dopo la prima viennese.

La vicenda narrata ha per protagonista la ninfa Egeria. Le divinità (Marte, Apollo, Mercurio, Venere), personaggi della composizione, accorrono presso la sua fonte, nei pressi di Roma, perché si esprima, sciogliendo il loro conflitto, per stabilire chi tra gli umani sia realmente in grado di mantenere alla Terra la perfetta felicità nell'unione equilibrata delle arti di pace e delle arti di guerra. A costui gli dei attribuiranno la corona, ma la scelta è difficile perché colui che sarà scelto dovrà essere capace di guidare i seguaci di Marte in battaglia, ma altrettanto capace di dedicarsi alle arti di pace. Si delinea la figura di Giuseppe II. I personaggi della cantata ne descrivono le regie virtù attraverso i dialoghi in musica, esaltandone le capacità militari (Marte: 'Nato tra tumulti di guerra'), nelle quali è stato educato, accanto alle virtù della pietas (in particolare Apollo ne mette in evidenza le qualità legate alla pietà, alla giustizia, al discernimento e alla capacità di frenare l'ira) e all'amore per le belle arti e la cultura (Mercurio: 'Io l'ammirai bagnando d'erudito sudor le dotte carte'.). Egeria suggella la scelta di Giuseppe II. L'imperatore, 're dei romani sempre augusto', è rappresentato come un nuovo Numa Pompilio, colui che dalla fonte di Egeria trae ispirazione e purezza, e come l'unico in grado di garantire all'Europa quella pace così faticosamente raggiunta. 

CP