Prologo.
Pace, Musica, Allegrezza, Poesia, Tempo.
Pace Hor che di sangue humano, ebro il Furore,
in grembo a dolce oblio sepolto giace,
porto sul vostro suol, Dive canore,
incatenato a’ piedi miei l’audace.
Chiuse ha Giano le porte e al fier gradino
Stanche posano in sen l’ire lethali
Hor ch’Adria gode il mio bramato Olivo
Preparatemi al crin fregi immortali
Preparatemi al sen fregi immortali.
Musica, Allegrezza, Poesia, Tempo a 4.
Scendi, sospirata dea bramata
Né da noi più il volo estendi
Pace Belle tacete,
Non sussurrate:
Dorme il Furore,
Dal suo sopore
Non lo svegliate
Musica Voi del Tempo
Ministre alate
Quell’inhumano
Di qui lontano
Tosto portate
Poesia Lega pur la furibonda
Destra irata al Dio dell’armi
Ch’in tua lode eterni carmi formerò
Novi fregi a tuoi merti aggiungerò
Musica Questi carmi al tuo bel nume
Tesserà la Poesia
Io con fiato d’Armonia canterò
Le tue glorie per l’Etra spargerò
Allegrezza L’Allegrezza la vostro merto
Acciò più gradisca al mondo
Lieto brio, spirto giocondo porgerà
Il diletto nei cori infonderà.
Tempo Io ch’a bell’union d’alme canore
Prestai su Adriaca scena hore e momenti
Solo per dilettar Veneti eroi
Farò ch’ivi rissuoni in dolci accenti
Alto applauso immortal a i gesti tuoi.
Musica, Allegrezza, Poesia, a 3
All’opre affrettatevi prigri mortali
Volano l’hore e ‘l curvo tempo ha l’ali.
Pace Chi d’Amor prova la guerra
Pace al core un dì godrà
Scesa son, Amanti, in terra
Per placar fiera beltà.